Disseminati nelle strade della città e della provincia vigilano sulle auto in transito. Sono nascosti nei posti più impensabili per 'pizzicare' gli automobilisti incauti
CONTROLLI Modena, 16 agosto 2006 - Ferragosto, sono tutti andati in vacanza. Beh, non proprio tutti. Mai come in questi giorni, ci è capitato di imbatterci così spesso in controlli con gli autovelox lungo le strade modenesi. Nell’arco del fine settimana, ne abbiamo ‘incrociati’ almeno tre. E per fortuna che (come dovrebbero essere tutti) siamo conducenti tutto sommato prudenti. Avremmo rischiato altrimenti di ‘fare filotto’ e passare il Ferragosto con il portafoglio alleggerito di soldi e la patente prosciugata di punti.
Venerdì a tarda sera, come è ormai quasi ‘tradizione’, l’autovelox della Polizia municipale di Modena era posizionato in uscita dalla città, al termine del cavalcavia di via Lamarmora, dopo la tangenziale. L’apparecchiatura misuravelocità era, come al solito, posizionata sulla ‘classica’ Punto bianca, l’auto civetta, mentre la pattuglia dei vigili era poco più avanti, nella piazzola destinata ai bus, all’altezza di via delle Nazioni. Poiché è praticamente impossibile scendere dal cavalcavia senza superare i 50 all’ora prescritti, pensiamo che molti saranno caduti in tentazione... pardon, in infrazione.
Sabato sera, pattuglie di vigili erano in azione a Sorbara di Bomporto, lungo la statale Canaletto. In particolare, venivano controllati e fermati veicoli in arrivo da Mirandola e diretti verso Bastiglia e Modena. Spesso in quel punto viene utilizzato anche il telelaser: sabato sera, nell’oscurità, non sappiamo se gli agenti lo avessero messo in funzione.
Di sicuro, invece, il telelaser era bello attivo domenica mattina, lungo la strada Panaria, a Villavara di Bomporto. In questo caso, i controlli erano della Polizia Stradale, e venivano effettuati nei confronti dei veicoli diretti verso Modena. Su quel rettilineo esiste in effetti il limite di velocità dei 50 all’ora (che francamente, soprattutto la domenica, quando gli stabilimenti industriali della zona sono chiusi, sembra quasi assurdo...), e quindi molto probabilmente parecchi saranno stati ‘pizzicati’ a superare la soglia consentita.
Dai lettori, poi, continuano spesso ad arrivarci segnalazioni di autovelox sparsi qua e là per la provincia. Per esempio, sabato pomeriggio un automobilista ci ha indicato la presenza di un’apparecchiatura a Spilamberto. E soltanto pochi giorni fa, un altro lettore ci ha addirittura inviato le foto di un autovelox sistemato (anzi, sarebbe meglio dire nascosto) lungo la via Vignolese sempre a Spilamberto. L’apparecchio era collocato all’altezza della siepe di recinzione di un distributore di carburante, e quindi risultava meno visibile agli automobilisti.
La vettura degli agenti era nel parcheggio della stazione di servizio. "Ma i vigili non dovrebbero fermare immediatamente le auto per contestare l’infrazione?", è la domanda del nostro lettore. Lo ribadiamo: la velocità eccessiva è pericolosa per tutti, e quindi è giusto punire chi spinge troppo sull’acceleratore, mettendo a repentaglio la propria vita e quella altrui, ma certi espedienti, adottati per camuffare i rilevatori, hanno il sapore del ‘trucchetto’ o della beffa. Anche se, va detto, il metodo migliore per non prendere multe resta sempre quello di rispettare i limiti di velocità.
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